La gestione degli effluenti è una continua sfida per gli allevatori. Il cambiamento di ambiente e la fase di transizione del materiale organico dal tratto digestivo degli animali alla zona di stoccaggio causa un forte sbilanciamento fisico-chimico di questo complesso ecosistema.
In particolar modo la variazione dell’attività della popolazione microbica che ne fa parte favorisce una maggior emissione di gas come ammoniaca e acido solfidrico che si traduce in:
- Minor qualità dell’aria
- minor benessere animale
- minor potere e valore fertilizzante

La forte attenzione sociale e mediatica che viene posta sull’ammoniaca deriva dal fatto che la sua emissione e volatilizzazione comportano un rischio per la salute sia degli animali sia degli operatori che lavorano con essi.
L’ammoniaca ambientale infatti si comporta come il fumo di sigaretta: oltre ad un forte bruciore alle mucose, una volta inalata, riduce la clearance mucociliare, aumenta la sensibilità ai patogeni e compromette la funzionalità polmonare, predisponendo ad infezioni e lesioni. Inoltre è una forte causa di stress per gli animali, che risultano più aggressivi ed agitati (ad esempio nei suini può aumentare gli episodi di cannibalismo).
Per tutti questi motivi il 2030 sarà un anno decisivo per la riduzione delle sue emissioni. Gli stati membri dell’unione europea infatti si impegneranno a fare tagli sempre più consistenti per raggiungere questo obiettivo. A questo scopo serviranno anche i nuovi protocolli di Classyfarm, che valuteranno tra le altre cose anche la qualità dell’aria e delle emissioni degli allevamenti.
Ma attenzione, non si vuole demonizzare l’azoto sempre e comunque, ciò che dobbiamo fare è ottimizzarne l’ utilizzo, ridurne le perdite e sfruttare le sue caratteristiche come una risorsa per l’azienda.
Come fare?
Il concetto chiave è che l’emissione di ammoniaca è causata da una variazione della popolazione microbica negli effluenti.
La soluzione di Olmix punta proprio a questo. : intervenire stabilizzando le fermentazioni.
La gamma Z’fix propone soluzioni che nutrono questa popolazione microbica e promuovono lo sviluppo di batteri e fermentazioni buone. Grazie alla presenza del principio attivo MIP (Mineral Inducer Process) ed ai minerali ed oligoelementi in esso contenuti si va a favorire una maggior diversità e attività microbica che si traduce in:
– miglior trasformazione e distribuzione della materia organica con riduzione della crosta e della sedimentazione quindi minor costi di gestione e miglior omogeneità dei liquami
– riduzione delle emissioni di idrogeno solforato e ammoniaca, aumento della proporzione di azoto organico
– riduzione delle emissioni di acidi grassi volatili, con conseguente riduzione dei cattivi odori

L’efficacia delle soluzioni Z’Fix è testata ed approvata.
Tra i vari risultati spiccano tre dati indicativi ottenuti nel gruppo in cui è stato usato Z’Fix:
- riduzione dell’ 80% nell’uso di antibiotici rispetto al controllo
- riduzione del 25% delle emissioni di ammoniaca
- aumento del valore fertilizzante
Le soluzioni Z’fix possono essere utilizzate in presenza di animali
Scopri qui come e quando usarlo >> https://vetemontana.com/wp-content/uploads/2025/11/BOOKLET.ZFIX_.SLURRY.IT_.V1_OFFICE7VETE1.pdf
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